Quando si lavora alla stesura del questionario, è importante conoscere il pubblico (target) a cui ci andremo a rivolgere. Naturalmente, nell’era di internet e dei sondaggi online, è impensabile conoscere tutti i propri intervistati personalmente. La sfida: creare il questionario che ci aiuterà ad ottenere le risposte che stiamo cercando.
In realtà, conoscere gli intervistati uno ad uno non è affatto necessario! Il segreto per fare un sondaggio è quello di sapere cosa cercare e come cercarlo. La survey richiederà un campionamento. Questo è il momento della raccolta delle informazioni, e si potrebbe pensare che “più cose si sanno, meglio è”. In realtà, possedere una moltitudine di dati sui rispondenti non è la chiave vincente: quello che serve davvero è possedere i dati giusti.
Raccogliere le giuste informazioni
A seconda del tipo, del tema e dagli aspetti del sondaggio in cui stiamo lavorando, le informazioni da raccogliere possono essere suddivise in 2 macro argomenti:
- informazioni generali, come ad esempio livello di istruzione, età, reddito, stato civile.
- informazioni specifiche, come ad esempio la preferenza di un certo brand, la soddisfazione di un determinato servizio, ecc…
Per sintetizzare il questionario è molto utile avere ben chiaro che tipo di informazioni dobbiamo chiedere agli intervistati. Troppo spesso infatti, in indagini che mirano a conoscere informazioni specifiche, vengono fatte domande superflue per raccogliere informazioni generali, che potrebbero però rivelarsi inutili ai fini dell’analisi statistica.
Essere specifici ed essere coerenti con il tema della survey è fondamentale.
Un’altra considerazione importante quando si parla di costruire un questionario efficace, è formulare domande chiare: bisogna ridurre al minimo il rischio di fraintendimenti, doppie interpretazioni e ambiguità.
Come conoscere i propri intervistati?
Anche se sulla carta si possono trovare molte somiglianze, non esistono due intervistati perfettamente uguali tra loro: può sembrare una banalità, ma si tratta in realtà di un punto molto importante, che riguarda strettamente il modo in cui i rispondenti si avvicineranno al sondaggio e, di conseguenza, l’impatto che avrà sui risultati.
Mettersi “nei panni” dei rispondenti è utile per capire il loro punto di vista, per individuare eventuali punti deboli del questionario, per immaginare il coinvolgimento emotivo che un sondaggio può generare.
Allo stesso tempo, ci aiuterà a capire quali sono i dati migliori, i dati più utili, quelli che vanno assolutamente raccolti, conosciuti, indagati.
Ecco allora alcune domande che vi aiuteranno a conoscere i vostri intervistati, e ad ottenere quelle informazioni tanto utili per la vostra survey.
L’interesse
Quale sarà l’impatto del questionario sui soggetti a cui verrà proposto? O meglio, quanto interesse questa indagine può suscitare negli intervistati? Questa è sicuramente una domanda da porsi prima di procedere alla stesura del questionario: più l’interesse sarà alto, più i rispondenti si sentiranno motivati e forniranno risposte sincere – che si tradurranno in dati validi e affidabili.
La familiarità
Quanto gli intervistati conoscono l’argomento dell’indagine? Qual è il livello di familiarità che possiedono nei confronti della survey in oggetto? Maggiore sarà la familiarità, maggiore sarà la facilità con cui i rispondenti forniranno delle risposte affidabili.
La frequenza
Quanto i rispondenti sono sottoposti ad informazioni sul tema del sondaggio? Questa domanda, ad esempio, è particolarmente utile per indagini di carattere politico quando ci troviamo vicini a delle elezioni: più informazioni riceverà l’intervistato, migliore sarà l’impatto dell’indagine stessa sui risultati.
La competenza
Quanto i soggetti intervistati sono competenti sull’argomento in questione? Un esempio: può sembrare scontato, ma bisogna evitare che una persona che ha appena imparato a sciare risponda ad un questionario su un paio di sci! La sua opinione avrà una valenza minore rispetto a quella di un esperto sciatore.
Queste sono solo alcune delle molte domande da porsi che potranno aiutarvi ad ottenere il meglio dalle vostre indagini. Siate curiosi e siate empatici: è vostro compito mettere i rispondenti nella condizione di fornirvi i dati che vi servono.