È risaputo: le persone sono più disponibili a dedicare un po’ del loro tempo ai sondaggi retribuiti poiché questo prevede un incentivo. Non sempre infatti i rispondenti si sentono stimolati a partecipare unicamente per la sua utilità. Qualora gli intervistati non percepissero l’importanza della loro opinione, l’incentivo potrebbe servire ad ottenere la loro attenzione.
E’ dimostrato che offrire un incentivo può aumentare notevolmente il tasso di risposta e di completamento dell’intervista. Per questo, sono molte le società d’indagine che propongono sondaggi retribuiti per attrarre un maggior numero di partecipanti.
La scelta del beneficio non è però così semplice: un incentivo rilevante, attrattivo e di forte valore è una mossa efficace solo nel caso in cui non vada ad intaccare la validità dei dati ricevuti, né il budget dedicato all’indagine.
Altro punto importante: ad ogni indagine dovrebbe corrispondere un diverso incentivo. Perché è importante tenere in considerazione le preferenze dei propri intervistati, il tempo necessario alla compilazione del questionario, il livello di difficoltà e così via.
Questo articolo è stato pensato per aiutare le società a fare la scelta giusta in materia di incentivi da offrire ai rispondenti. Dopo aver letto le nostre linee guida, scoprirete i risultati che il rispetto di queste semplici regole può garantire.
Sondaggi retribuiti: 10 regole fondamentali
Ognuno di questi 10 consigli potrà migliorare la vostra strategia nelle ricerche di mercato.
1 Il bilancio societario
La scelta del giusto incentivo non può che partire da una corretta valutazione del proprio bilancio. E’ importante sapere cosa il budget a disposizione per l’indagine può consentire, e cosa no. Un incentivo dal valore troppo elevato potrebbe danneggiare considerevolmente l’intero lavoro.
Il consiglio: nel caso in cui possiate offrire l’incentivo solo ad un numero limitato di partecipanti, sarà necessario assicurarsi che solo questi prendano parte al sondaggio. In alternativa, gli altri partecipanti non devono visualizzare la possibilità di ricevere il premio. Promettere un compenso a tutti i partecipanti ma che viene concesso solo ad alcuni, causerebbe delusione nel rispondente oltre che una grave perdita di credibilità per future indagini.
2 L’incentivo deve fornire un valore
La parola “incentivo” chiarisce da sé il suo significato, ovvero quello di incentivare le persone a partecipare all’indagine. Per garantire un risultato, l’incentivo deve fornire un effettivo valore agli eventuali rispondenti. Da qui l’importanza di valutare l’offerta in base al proprio target: un incentivo poco attraente potrebbe allontanare i potenziali intervistati, o potrebbe non garantire una corretta compilazione del questionario.
Il consiglio: valutate attentamente il target a cui avete intenzione di rivolgervi, al fine di individuare un incentivo che possa risultare interessante per questa specifica categoria di utenti.
3 I beneficiari
È necessario decidere se ogni partecipante all’indagine riceverà l’incentivo o se solo una parte ne avrà diritto. Un’ipotesi è quella di dedicare l’incentivo solo a chi fornirà una risposta positiva, a discapito di chi ne fornirà una negativa. Ovviamente, basare il premio sulle risposte date può impattare sulla veridicità dei risultati delle indagini. E’ quindi fondamentale verificare in anticipo questa possibilità.
È altrettanto importante, nel caso si tratti di lotterie, chiarire che si tratta della possibilità di ricevere il premio e non della certezza di ottenerlo.
Il consiglio: nei vostri inviti potete scrivere “Vinci un iPhone”, ma deve risultare chiaro che si tratta di una lotteria che determinerà il vincitore per estrazione.
4 La facilità di riscatto
Che senso avrebbe offrire ai possibili rispondenti un premio che per loro non ha nessun valore? Quello che dovrebbe essere un incentivo si trasformerebbe nel suo opposto. Questo punto riguarda la spendibilità. È bene offrire ai rispondenti qualcosa di cui possano usufruire con facilità.
Il consiglio: scegliete un incentivo che possa essere sfruttato da tutti i vostri rispondenti, a prescindere dalla loro posizione geografica, e che possa essere facilmente convertibile. Per i sondaggi retribuiti online potrebbe risultare più pratico offrire sconti e buoni spesa, piuttosto che denaro. In questo caso è bene tenere presente che per i rispondenti sarà semplice usufruire di buoni Amazon mentre risulterà meno pratico e poco vantaggioso ricevere un buono per uno store poco diffuso.
5 Metodi di consegna
E’ fondamentale assicurarsi che l’incentivo scelto sia facile da trasportare e da riscattare: questo porterà benefici sia all’utente quanto alla società. Per questo motivo molte aziende scelgono di ricompensare i propri rispondenti attraverso l’invio di carte regalo, codici promozionali e coupon. Alla società basta impostare l’invio di una e-mail automatica contenente l’incentivo convenuto: il rispondente non dovrà far altro che stampare il coupon o, meglio ancora, utilizzarlo direttamente online.
Il consiglio: fornire l’eventuale codice promozionale tramite e-mail o SMS aiuta a contenere i costi complessivi dell’indagine.
6 Quando rilasciare l’incentivo
Studi di settore hanno rilevato un dato sorprendente: è dimostrato che gli incentivi inviati in anticipo permettono di ottenere un tasso di risposta pari al 50%, contro il 30% garantito dalla promessa dell’incentivo. Cosa significa? Semplice! Inviare l’incentivo all’inizio del rilevamento risulta essere più efficace in termini di risultati, rispetto alla semplice promessa di ricezione.
Il consiglio: utilizzare questa strategia farà sì che l’intervistato che riceve l’incentivo si senta obbligato, o maggiormente stimolato, alla completa e corretta compilazione del questionario.
Valore = Qualità
Scegliere un incentivo particolarmente allettante potrebbe portare qualche intervistato a tentare di compilare due volte il sondaggio. Per evitare che questo avvenga, è necessario servirsi di un software capace di offrire la protezione necessaria.
Inoltre, un premio troppo allettante porterebbe alcuni utenti a compilare il questionario in modo casuale compromettendo la qualità dell’indagine.
Il consiglio: assicuratevi che le persone a cui state proponendo l’incentivo siano realmente capaci di fornirvi le informazioni di cui avete bisogno. In altre parole, siate certi che gli intervistati soddisfino quote e criteri dell’indagine, prima di promettere loro un incentivo. Sarebbe controproducente sia negare il premio a fine intervista, sia inviarne uno per risposte che non è possibile utilizzare.
7 Offrire una piccola possibilità di vincere un grande premio
Abbiamo già accennato alle lotterie come potenziale mezzo attrattivo per i rispondenti. Se precedentemente ci siamo concentrati sulla necessità di essere chiari riguardo alle regole della lotteria, ora affronteremo il discorso da un punto di vista differente.
Le lotterie possono sembrare un sistema antiquato di premiazione, ma in realtà ancora oggi sono molte le persone che vi partecipano assiduamente. Il motivo? La speranza di vincere un regalo di grande valore, con un minimo sforzo (a livello economico e/o di tempo).
Il consiglio: chiedere alle persone di partecipare ad un sondaggio, con la possibilità di un premio molto succulento, può essere un fattore di grande motivazione. Molti possibili rispondenti si convinceranno del fatto che l’occasione sia troppo vantaggiosa per farsela scappare.
8 Le indagini anonime
Nel caso in cui si stia conducendo un sondaggio anonimo, l’aggiunta di un incentivo può risultare maggiormente complessa, ma non per questo va scartata a priori. Ad esempio, potrebbe essere inserita una pagina al termine del questionario con il codice sconto o buono regalo.
Il consiglio: un indagine anonima è un’occasione unica per profilare nuovi utenti. Raccogliere i dati per inviare il premio può essere strategico per registrare nuovi utenti da intervistare in future indagini.
Per raccogliere i dati dei nuovi utenti è sufficiente creare un re-indirizzamento. Inviate una email per compilare una seconda indagine (più breve) solo per raccogliere le informazioni di contatto. A questo punto sarà possibile inviare ai rispondenti della prima indagine il loro incentivo, senza però associare le informazioni di contatto ricevute con i dati rilevati. In questo modo avremo anche registrato nuovi utenti per indagini future.
9 Utilizzare gli incentivi solo se necessario
Ecco l’ultimo consiglio: non sempre mettere a disposizione un incentivo si rivelerà essere la scelta migliore. Infatti, i sondaggi retribuiti non saranno lo strumento adatto in situazioni di budget estremamente ridotto.
Il consiglio: proponete un incentivo solo nel caso in cui l’indagine richieda più tempo della media. Fate tutto valutando attentamente i limiti e le possibilità del vostro budget.
10 Sondaggi retribuiti: quali risultati aspettarsi?
Studi di settore hanno rilevato che il tasso di apertura di un invito alla partecipazione di un sondaggio retribuito possono incrementare fino al al 10-12%.
È importante evitare di utilizzare incentivi dal valore economico troppo elevato. Infatti questi altereranno i risultati, mettendo a rischio l’intera validità dell’intervista.