Sei un imprenditore o un responsabile d’azienda? Allora saprai bene che prendere decisioni strategiche è la parte da cui dipende il futuro della tua azienda.
Il rischio di sbagliare è sempre in agguato e, investire le proprie risorse in maniera efficace, è importante per non perdere quote di mercato e guadagnare un vantaggio sui competitor.
Quindi, come minimizzare la probabilità di errore e prendere decisioni di mercato in serenità?
Servendosi delle ricerche di mercato. Ecco perché.
Ricerca di mercato: definizione
Possiamo definire una ricerca di mercato come la sistematica raccolta di dati relativi a problematiche e decisioni di marketing per beni e servizi.
Nel concreto a cosa servono le ricerche di mercato?
- capire meglio il comportamento del tuo target di riferimento
- conoscere la struttura di un nuovo mercato in cui vorresti distribuire il tuo prodotto
- approfondire la conoscenza del mercato in cui la tua azienda già opera
- capire la soddisfazione del tuo consumatore
- intercettare eventuali “bisogni latenti” nel mercato e sviluppare un prodotto/servizio che lo soddisfi
Insomma, le ricerche di mercato possono essere il tuo alleato per costruire un business florido e mantenerlo tale nel tempo. Ma in che modo queste possono aiutarti?
Ricerca di mercato: definizione della raccolta quantitativa e qualitativa
Dopo aver fissato gli obbiettivi, i ricercatori di mercato hanno diversi strumenti per raccogliere dati. Questi ultimi si dividono in due tipologie: dati quantitativi e dati qualitativi.
I dati quantitativi sono spesso numerici e richiedono un grande lavoro sia in sede di misurazione che, successivamente, di analisi statistica. Affinché i dati quantitativi siano significativi il campione osservato di utenti deve essere piuttosto numeroso e le domande devono essere strutturate in maniera sempre uguale per ogni utente.
Esempio pratico: attraverso un sondaggio indirizzato ai propri clienti, Sky vuole conoscere il grado di soddisfazione dei propri utenti del pacchetto Sport. Agli intervistati viene data la possibilità di esprimersi attraverso gli aggettivi quantitativi per niente, poco, discretamente, molto. Raccolti i risultati, ci sarà bisogno di un calcolo statistico per tracciare la media e conoscere il grado di soddisfazione complessivo dell’utenza.
I dati qualitativi servono invece a capire come o perché avviene un determinato avvenimento economico significativo per la tua azienda. I tratti distintivi di questa tipologia? Spesso l’approccio qualitativo usufruisce di sondaggi face2face o dei focus-group. Inoltre, non servono molti intervistati affinché i dati siano significativi.
Le domande che vengono fatte sono destrutturate e danno al ricercatore la possibilità di spaziare tra gli argomenti.
Esempio pratico: Procter & Gamble ha appena ideato un nuovo prodotto per la bellezza della donna con delle nuove proprietà. Per capire se investire o meno sulla distribuzione, i ricercatori di mercato convocano un focus-group tra coloro che hanno testato il prototipo, per capire il comportamento del consumatore target rispetto alle proprietà del nuovo prodotto (preferiscono una profumazione diversa? Una consistenza differente? Un packaging più accattivante?).
Interpretare i dati e prendere la giusta decisione
I dati qualitativi e qualitativi sono molto importanti, ma da soli non sono sufficienti. Una volta raccolti, l’interpretazione è ciò che consente di trasformarli in decisioni utili per l’azienda.