In questo articolo analizzeremo le tre metodologie di raccolta dati più presenti e più influenti nel mondo delle ricerche di mercato: CATI, CAWI e CAPI. La tecnologia ha cambiato le regole ed ha favorito lo sviluppo di numerose (e sostanziali) modifiche alle tecniche usate per raccogliere dati. La nostra analisi vuole rendere possibile un confronto tra i tre strumenti sopra citati, per capire se esiste la possibilità di stilare una classifica di valore e di efficienza.

 

CATI – indagini telefoniche

La metodologia CATI (Computer Assisted Telephone Interview) è stata sviluppata con il preciso intento di migliorare la semplice intervista telefonica. Questa metodologia consiste in un software che, in maniera automatizzata, è in grado di seguire e supportare l’intervistatore durante la ricerca. A video compaiono le domande di cui si compone il questionario, seguite dall’elenco delle possibili risposte che l’intervistato può fornire.

Questa metodologia porta numerosi vantaggi:

  1. elevata qualità del dato di ricerca ottenuto: l’intervistatore non rischia di somministrare le domande del questionario in maniera scorretta ed imprecisa;
  2. riduzione dei tempi: i recall (richiami telefonici) vengono organizzati e ricordati in modo automatico dal sistema. In più, l’intervistatore inserisce i dati in modo immediato e diretto, senza bisogno del passaggio cartaceo-computer;
  3. aumento di accuratezza e precisione: trattandosi di un questionario a video, completamente guidato, non c’è spazio per errori di trascrizione o compilazioni confuse e poco comprensibili;
  4. controllo totale sull’andamento delle interviste: una schermata riassuntiva permette di verificare in tempo reali quante e quali interviste sono state completate e quali invece sono state interrotte o sono incomplete.

 

CAWI – indagini web

Abbiamo iniziato il nostro articolo sottolineando quanto l’avvento del web sia stato fondamentale. Questo si fa particolarmente evidente quando si parla della metodologia CAWI(Computer Assisted Web Interviewing).

Nei primi anni, l’uso del CAWI permetteva di sondare una percentuale vicina al 20% della popolazione. Questo vuol dire che veniva usato per ricerche limitate.

Ad oggi, la tecnologia CAWI permette di condurre indagini su popolazioni generiche ed ampie (una nazione, una grande azienda…). Questa metodologia si basa sull’invio email di un link agli intervistati selezionati. Questi devono collegarsi ad internet e compilare in autonomia il questionario.

Ecco quindi le caratteristiche principali della metodologia CAWI:

  1. il software si occupa dell’invio delle e-mail e della loro conseguente classificazione;
  2. il rispondente invitato via email (normalmente) clicca su un link e compila il questionario.

Va da sé che requisito fondamentale per condurre indagini CAWI è quello di essere in possesso degli indirizzi e-mail dei propri intervistati.

 

CAPI – indagini face-to-face

La metodologia CAPI (Computer Assisted Personal Interview) è lo sviluppo tecnologico della ben nota tecnica di ricerca Face to Face. I dati vengono quindi rilevati da un intervistatore durante un incontro reale con persone fisiche.

Supportato da uno smartphone, da un tablet o dal PC, il rilevatore può condurre l’intervista e riportare in tempo reale le risposte. I dati vengono inviati in modo immediato al server centrale.

La metodologia CAPI è molto presente nel settore delle visite Mystery Client: i clienti misteriosi possono svolgere le loro rilevazioni in modo discreto, compilando la scheda di rilevazione direttamente dal proprio smartphone o da un palmare.

 

Metodologie di raccolta dati: alcune considerazioni

Abbiamo messo le tre principali metodologie di raccolta dati a confronto. Ognuna di esse ha rappresentato un grande passo avanti per le ricerche di mercato.

E’ il momento di fare qualche considerazione sull’effettiva validità di queste metodologie. Abbiamo già elencato i loro vantaggi. Ora ci interessa ricercarne i punti deboli e tentare di ordinarle su una scala di valore.

La metodologia CAWI porta numerosi vantaggi ma, per essere utilizzabile, tutti i rispondenti devono avere un indirizzo e-mail e una conoscenza sufficiente del computer.

La metodologia CAPI ha l’indiscusso vantaggio di basarsi sull’interazione reale, Face to Face. Questo azzera la possibilità di imprecisioni nella compilazione del questionario, poiché il rispondente può rivolgersi all’intervistatore in qualsiasi momento. D’altro canto, il numero medio di interviste giornaliere che un intervistatore può completare durante una giornata di lavoro è solitamente inferiore a quello di un operatore CATI.

La metodologia CATI garantisce i vantaggi delle altre due tecniche di rilevazione: l’eterogeneità del target e la presenza dell’operatore telefonico. Però, effettuare un indagine CATI rimane il metodo più costoso a causa dei costi elevati, legati al call center, operatori e traffico telefonico.

 

Metodologie di raccolta dati: il vincitore è…

Tutti! In conclusione, non esiste in assoluto una metodologia più valida di un’altra. Ogni società deve valutare con attenzione i risultati attesi del job. Solo allora potrà scegliere una metodologia e servirsi dello strumento che può meglio aiutarlo a raggiungere lo scopo. Utilizzare un software come IdSurvey, capace di gestire tutte le metodologie sopra descritte, permette di scegliere ogni volta la tecnica più adatta all’indagine.

 

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